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angelo 64 Mehiel

72 angeli
64. ANGELO MEHIEL
Le tre lettere del Nome di Mehiel

VIVIFICAZIONE

Tutto ciò che tocchiamo è vivo: reagisce e interagisce con noi. Anche ciò che appare inerte, addirittura anche gli eventi. Quando siamo mossi da un intento elevato, quando acquisiamo consapevolezza della nostra facoltà di contribuire alla vita, di accrescerla, di valorizzarla, il nostro “tocco” diviene qualcosa di potente. È allora che operiamo la vera magia. Perché la vita non è scontata; non è semplicemente data. La vita è un seme, e si nutre di ciò che da noi emana. Vivificare significa avere accesso alla fonte del potere personale; significa rendersi conto che siamo noi stessi a costruire la nostra realtà, sebbene di solito non ce ne accorgiamo. Creiamo la realtà attraverso le parole e i gesti, ma anche con il pensiero, l’intenzione, l’attenzione. Quando riusciamo attingere al potere interiore, il nostro agire diviene efficace e le nostre creazioni prendono vita.
Mehiel è un "pensiero divino" messo a disposizione dei nati da 15° a 20° Acquario (dal 4 al 9 febbraio circa).
Secondo la Tradizione, questi sono i suoi doni:
Mente feconda e creativa.
Facilità nel cambiare e rinnovarsi.
Capacità di spingere lo sguardo oltre le contingenze quotidiane.
Apprezzamento per la solitudine.
Attitudine a cogliere gli aspetti positivi dell’esistenza e ad affrontare gli eventi con ottimismo, infondendo serenità anche nel prossimo.
Il dono dell'angelo è un'inclinazione, una tendenza, e può essere accettato o non preso in considerazione: siamo liberi di scegliere cosa fare del nostro potenziale. Anche se di solito ne conosciamo uno soltanto, gli angeli di nascita sono tre e si possono individuare in base al momento in cui veniamo al mondo. Indagare i loro doni e le loro caratteristiche ci dà una stupenda chiave di lettura del nostro modo di essere.
Vuoi saperne di più? Contattami. Ne resterai sorpreso e affascinato.

talismano angelo Mehiel Lunadivetro
Mem - Chet - Yod
Le tre lettere che compongono il Nome di Mehiel sono contenute, insieme al Tetragramma, in questo versetto:
«Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia»
Testi di Maria Antonietta Pirrigheddu
© Proprietà letteraria riservata
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