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Antiche profezie che parlano dell'oggi

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I 9 CIELI
(La strada dei miti)


Tutto ciò per narrare di dodici antiche profezie che, da tempi immemori, parlano del nostro futuro.
Mentre immagini potenti evocano mondi, si dipanano le storie di bizzarri personaggi. Sfilano davanti ai nostri occhi i matti di Rivalnda, le tavole di un Erbario colmo di mistero, le bagnanti distese al sole seminude e inconsapevoli di essere ritratte, il bestiario di uno strano medico, i tarocchi di un nobile caduto in miseria...
Sono storie di individui che, senza saperlo, portano sulle loro spalle il peso e l'onore della Memoria della terra.
Li incontriamo in questi libri, frutto della collaborazione tra Enzo Fabbrucci e Maria Antonietta Pirrigheddu.
E li ritroviamo nei video del canale Youtube, dove - insieme ad altri amici - parliamo di miti ma anche di tanti argomenti che ci toccano da vicino in questa singolare epoca che stiamo attraversando.
I Libri



Seme di novilunio, Rannuvolaria, Frutto di Melagrazia, Capricciolia Copulante... Sono solo alcune delle 82 erbe catalogate in questo Erbario unico al mondo. Le ha raccolte chissà dove Romilda, suora per caso, un donnone mai compreso né accettato dai suoi simili, forse una discendente di stirpi ormai scomparse.
Romilda è davvero diversa: vive in assoluta sintonia col mondo delle piante, ne intuisce i segreti, sa vedere cosa accade sottoterra, nel mondo capovolto delle radici. Non sa che l'attende un viaggio sconcertante, durante il quale entrerà nelle viscere della Conoscenza Vegetale. Quella conoscenza che di solito è negata agli esseri umani, che preferiscono restare alla superficie delle cose. Non ne riporterà alcun ricordo, ma solo un grande stupore: lo stesso stupore che si dipinge sul volto di chi ha la fortuna di vedere il suo Erbario, su tavole da lei dipinte con maestria e accompagnate da descrizioni fantastiche.
L'Erbario di una suora analfabeta, interamente illustrato a colori, è il secondo volume della collana "I libri dell'Alba". Forse, per realizzarlo, Romilda non si è spostata nello spazio e nel tempo, ma in una dimensione che si situa esattamente nel mezzo. Un luogo dove le sue favolose erbe crescono davvero, sebbene non si possano cogliere: la coscienza umana, là dove può essere coltivata qualunque pianta, benefica o maligna, velenosa o curativa. Basta interrare i semi giusti.


Le dee nude nel Mediterraneo (Fabbrucci-Pirrigheddu)


Non sempre il talento aiuta. Anzi, a volte è addirittura d'impaccio, perché impone di sfornare capolavori a ogni colpo di pennello o di scalpello.
Forse è questo che ha messo in crisi il nostro Bartolo, pittore di fama che non riesce a trovare l’ispirazione per restaurare la celebre Vergine dal volto macchiato. Ma c’è qualcosa di inquietante in quella tela, qualcosa che ammalia e respinge allo stesso tempo…
Sarà il contatto con le donne vere, quelle distese al sole sulle spiagge mediterranee, a fargli ritrovare l’estro. E soprattutto l’incontro con una misteriosa viandante, che si dice abiti in quelle terre da secoli.
Certo è che nelle dame ritratte da Bartolo sopravvivono le dee del mito: quelle figure reali o immaginarie che popolavano la fantasia e la quotidianità dei nostri antenati. La dea dell’amore, la prostituta sacra, la strega che ammalia con lo sguardo, l’impenetrabile solitaria, la mangiauomini, la timida, l’aggressiva… Volti diversi dell’eterno femminino, incarnazioni del cuore palpitante dell’umanità che il patriarcato si è solo illuso di poter sottomettere, e di cui ora attendiamo il ritorno. Perché solo comprendendo la donna in ogni suo aspetto potremo ritrovare il legame con lo spirito e con il cosmo.
In questo libro, interamente illustrato a colori con i dipinti del Maestro Enzo Fabbrucci, le dee e le eroine degli antichi miti intrecciano il loro cammino con le donne di oggi e di ogni tempo.

Volti di antiche genti (Fabbrucci - Pirrigheddu)
in pubblicazione:
VOLTI DI ANTICHE GENTI
LA MISTERIOSA LINGUA DELLE RUGHE
La Città del Sasso è popolata da un'umanità variegata: soldati, cortigiane, prelati, prostitute, contadini, signori e gente altolocata, miserabili e accattoni. Sono tutti ammassati lì, nella città inventata dal grande Cosimo de' Medici. Ciascuno con la sua storia, spesso tragica, che verrà tramandata da una pittrice capace di leggere i lineamenti. Perché il volto parla anche quando la lingua non ne ha voglia.
Dodici Arcane Profezie (Fabbrucci - Pirrigheddu)
DODICI ARCANE PROFEZIE
MITI ANTICHI CHE RACCONTANO IL FUTURO
La segreta conoscenza che attraversa la storia si riverbera in mille miti, racconti, leggende… Innumerevoli fili che si intrecciano in storie gravide di significati, di insegnamenti, addirittura di profezie.
Non ne conosciamo gli autori primordiali; sappiamo però che ciò che è arrivato fino a noi è stato rimaneggiato, riscritto, talvolta mutilato, perdendo parte del suo succo vitale.
Eppure c’è chi riesce ancora a dare vita e senso a queste trame sfrangiate. C’è ancora chi cerca di rimetterne insieme i frammenti, riconsegnandoci almeno in parte il senso antico. E forse in Italia è più facile ricostruire questa tela di saperi mitici, perché qui si sono incontrate le culture maggiori del globo terracqueo: egizi, sumeri, ebrei, greci, latini, celti hanno mescolato qui le loro orme, magari camminando insieme ad altre civiltà più misteriose.
Popoli celesti - Enzo Fabbrucci
POPOLI CELESTI
LA LUCE DEGLI ASTRI E DEI PAESAGGI
Le pietre conservano memorie: trattengono le immagini di eventi antichi, le orme di passaggi apparentemente cancellati dalla faccia della terra. Perché ogni cosa lascia le sue tracce, e i sassi le raccolgono. E le raccontano ai quattro venti…
Chi è passato lì prima di noi? Che cosa hanno visto i massi che ora segnano un sentiero, o le montagne? Chi venne a visitarci, oltre alle comete e agli dèi della mitologia?
La storia conosciuta può farci tornare indietro solo di pochi minuti nel grande orologio terrestre. Ma cosa c’era nelle ore e nei giorni precedenti? Davvero prima non è accaduto niente, da queste parti, se non qualche lotta tra dinosauri?
Vi sono luoghi che suggeriscono altre narrazioni. Ogni tanto qualcuno ne ha sentore, e li frequenta aspettando un messaggio più chiaro, un’intuizione.
A volte sono gli artisti a capire prima. Perché l’arte cammina avanti e indietro in quell’orologio, portando visioni.
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