angelo 18 Caliel
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18. ANGELO CALIEL
GIUSTIZIA
Nella sua accezione comune, giustizia è dare a ciascuno ciò che gli spetta e al contempo rispettare ciò che ognuno possiede. Ma come si stabilisce ciò che spetta?
In realtà il concetto dev’essere ampliato. Non si può parlare di giustizia senza la rettitudine e l’imparzialità, e per esercitarla bisogna aprire l’animo anche all’altruismo. La vera giustizia, infatti, guarda alla necessità prima che al merito; si accompagna alla generosità, che non consiste tanto nel dare quanto nel comprendere la condizione del prossimo. Perciò per applicarla si devono conoscere le Leggi divine, che sono ben diverse da quelle dell’uomo. Ma in primo luogo la giustizia ha bisogno di obiettività: una dote assai difficile da praticare, perché a volte impone di valutare se stessi, e in pochi sono disposti a farlo.
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Caliel è un "pensiero divino" messo a disposizione dei nati da 25° a 30° Gemelli (dal 16 al 21 giugno circa).
Secondo la Tradizione, questi sono i suoi doni:
Insofferenza per la falsa moralità, per le regole illogiche, per le norme senza fondamento.
Forte senso di giustizia. Integrità. Combattività.
Facilità di parola; capacità di persuasione.
Grande generosità e prontezza nel soccorrere il prossimo.
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Il dono dell'angelo è un'inclinazione, una tendenza, e può essere accettato o non preso in considerazione: siamo liberi di scegliere cosa fare del nostro potenziale. Anche se di solito ne conosciamo uno soltanto, gli angeli di nascita sono tre e si possono individuare in base al momento in cui veniamo al mondo. Indagare i loro doni e le loro caratteristiche ci dà una stupenda chiave di lettura del nostro modo di essere.
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Kaf - Lamed - Yod
Le tre lettere che compongono il Nome di Caliel sono contenute, insieme al Tetragramma, in questo versetto:
«Il Signore decide la causa dei popoli:
giudicami, Signore, secondo la mia giustizia»
Testi di Maria Antonietta Pirrigheddu © Proprietà letteraria riservata | ||
