angelo 36 Menadel
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36. ANGELO MENADEL
LAVORO INTERIORE
È la ricerca della stabilità in se stessi, l’impegno messo in campo per equilibrare gli elementi del proprio essere. È lo sforzo e la volontà di superare i propri limiti, per andare sempre oltre.
Il lavoro interiore si traduce, inevitabilmente, in un’attività esteriore; e proprio grazie al primo si giunge ad accettare e amare pienamente anche il lavoro fisico. È allora che il fare diviene la manifestazione concreta di quanto si è appreso e scoperto dentro di sé.
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Menadel è un "pensiero divino" messo a disposizione dei nati da 25° a 30° Vergine (dal 19 al 23 settembre circa).
Secondo la Tradizione, questi sono i suoi doni:
Capacità di cambiamenti repentini; forza per rompere col passato.
Predisposizione per la medicina spirituale, che consiste soprattutto nella capacità di offrire comprensione, consolazione e parole adatte.
Audacia. Volontà di impegnarsi a fondo per migliorare il proprio stato. Desiderio di superarsi ed elevarsi continuamente.
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Il dono dell'angelo è un'inclinazione, una tendenza, e può essere accettato o non preso in considerazione: siamo liberi di scegliere cosa fare del nostro potenziale.
Anche se di solito ne conosciamo uno soltanto, gli angeli di nascita sono tre e si possono individuare in base al momento in cui veniamo al mondo. Indagare i loro doni e le loro caratteristiche ci dà una stupenda chiave di lettura del nostro modo di essere.
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Mem - Nun - Dalet
Le tre lettere che compongono il Nome di Menadel sono contenute, insieme al Tetragramma, in questo versetto:
«Signore, amo la casa dove dimori
e il luogo dove abita la tua gloria»
Testi di Maria Antonietta Pirrigheddu © Proprietà letteraria riservata | ||
