La formula alchemica della rigenerazione
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LA FORMULA ALCHEMICA DELLA RIGENERAZIONE
Una formula per entrare in profondità
I saggi dell’antichità ci hanno lasciato in eredità formule, motti, massime talmente incomprensibili, a prima vista, da risultare addirittura inquietanti. Eppure vale la pena cercare di penetrarne il significato, perché dietro una sigla o una sequenza di parole oscure si nascondono spesso insegnamenti preziosi.
L’acronimo V.I.T.R.I.O.L. è uno di questi.

Sono due i modi in cui viene tradotto: «Visita le profondità della terra e, purificando, troverai la pietra occulta»; oppure: «Visita le profondità del tuo io e, purificandoti, troverai la pietra occulta».
La pietra occulta: ossia la conoscenza intesa nel senso più alto, la saggezza, la rettitudine, la rigenerazione dell’essere. Ma dov’è nascosta esattamente questa pietra? Dove dovremmo cercarla?
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La rigenerazione dalla terra
L’indicazione è chiara: “nelle profondità della terra”. La terra del sé, naturalmente. Vitriol è un invito a sondare il nostro essere per scoprire di quale sostanza siamo fatti, a cosa serviamo, in che modo possiamo migliorarci. Certo, non si tratta di un territorio facile da esplorare. Non sappiamo cosa sia l’inconscio, non conosciamo la nostra anima, non comprendiamo la coscienza. E ignoriamo quasi del tutto anche il funzionamento della mente, nonostante gli studi portati avanti da alcune branche della scienza.
L’ostacolo principale sta nella convinzione che ciascuna di queste componenti possieda una sorta di individualità e agisca quasi per conto proprio. La sfida consiste appunto nel considerarle invece come un meccanismo perfetto, nel quale ogni parte esiste in funzione dell’altra e deve lavora in sintonia con l’altra.
Unire, sincronizzare, armonizzare tutti gli elementi interiori: è questo il compito più importante in cui un uomo possa impegnarsi. Perché solo l’unità in se stesso può dargli quella spinta necessaria a concretizzare sogni, ideali, ambizioni. È questa la chiave della realizzazione. E proprio da qui si passa per rigenerare il proprio sé. Un impegno tutt’altro che teorico che ha bisogno, come sempre, di buona volontà e pazienza. Serve comprendere, voler fare ed essere risoluti a spingersi sempre oltre.
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Il volto femminile di Dio
Entrare nel cuore della terra, però, vuol dire anche abbracciare la Madre. È lei, la Madre Terra, a offrire gli spunti per l’esplorazione della terra umana. Perché noi e lei siamo un tutt’uno.
Guardandoci attorno, osservando come opera la natura e in che modo si muove e cambia il nostro pianeta in ogni sua sfaccettatura, scopriamo man mano cosa sia la creazione, cosa significhi davvero “rigenerarsi”, come si dispieghino le forze della crescita e dell’evoluzione. Poiché tutto viene dalla terra, nelle sue variazioni possiamo rispecchiarci. La natura è un libro aperto su cui si può apprendere come funziona l’essere umano, perché noi stessi siamo un terreno nel quale seminiamo. Anche noi produciamo frutti buoni, nocivi o a mala pena commestibili.
Abbracciare la madre vuol dire ricordarsi che ovunque opera il principio di maternità: semina, nascita, crescita, raccolto, trasmutazione. Un processo sia individuale che collettivo, che coinvolge sia il piano fisico che quello spirituale. Perché la Madre è terra, è carne, è interiorità, è sangue, vita, intelligenza, sensibilità, coscienza; è creazione e generazione, è la possibilità di essere. Il Creato intero poggia le sue fondamenta nella Madre, nel volto femminile e materno di Dio. E sebbene sia scontato dire che la Madre è la fonte dell’esistenza, saperlo solo teoricamente non serve a nulla.
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La purezza della vergine
Il concetto di Madre, a sua volta, può essere compreso in pienezza solo se messo in relazione con quello di vergine.
Nel grembo della creazione tutto viene generato come germe di bene. La verginità è la purezza dell’intento. Nella Madre non alberga alcuna traccia di male: al suo apparire, ogni elemento della creazione è integro. È l’uomo che in seguito, coi suoi propositi e il suo operato, avvelena il suolo su cui cammina e il terreno interiore. E magari poi cerca la verginità in altre cose che niente hanno a che vedere con la purezza, offendendo ulteriormente il principio della maternità e l’origine della vita.
Ogni granello della terra dà vita alla vita, la genera e la rigenera, permette l’evoluzione. Allo stesso modo ogni essere umano è madre: perché crea, mette al mondo e produce, con l’abilità delle mani e con la potenza della mente. Perciò Madre Terra è all’esterno ma anche all’interno dell’uomo. La realtà in cui siamo immersi non è altro che uno specchio di ciò che siamo. Il degrado ambientale per il quale ci indigniamo è il risultato dell’inquinamento mentale; i rapporti disastrosi sono un effetto della relazione difficile che abbiamo con noi stessi. E la bellezza che produciamo è sempre un riflesso di armonia che, nonostante tutto, dimora dentro di noi.
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Vitriol, la formula meravigliosa
Così come la generazione, anche la rigenerazione avviene prima dentro e poi all’esterno. Il cerchio non si chiude mai: non si può smettere di darsi alla luce e trasformarsi. L’azione esteriore rafforza quella interiore e viceversa. La rigenerazione personale nutre il rinnovamento di ciò che sta attorno, in una costante costruzione che vede il proprio sé in meravigliosa sinergia con tutto il resto.
Talvolta, di fronte ad avvenimenti drammatici, si tende a pensare che non vi sia rimedio. Eppure non è mai così: c’è sempre una possibilità di riprendersi, di ricomporsi. Le cose cambiano se c’è la volontà che questo accada, se c’è la disponibilità ad aiutarsi e ad aiutare. Si può sempre risorgere dalle macerie, se non ci si appiattisce nella convinzione che “ormai non c’è più niente da fare”.
Ecco dunque spiegata la nostra oscura formula, V.I.T.R.I.O.L.: rigènerati dall’interno e poi spandi attorno le tue energie rinnovate Sostieni chi non è in grado di ricostituirsi da solo; sii terreno fertile e fa’ attenzione ai nuovi semi che pianterai in te. Puoi essere certo che qualcosa di buono prenderà forma, finalmente, nella tua esistenza. E ne resterai sorpreso.