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Deu ci sia, il corto di Gianluigi Tarditi

Rassegna stampa

Domenica 27 novembre 2011

Nella pellicola di Tarditi anche due attrici sarde, Pirrigheddu e Farina

Carmine, il ciclo di film Limbas e Tzinemas al via domani con il corto "Deu ci sia"

   TEMPIO. Cinema e "limba" per una sardità da scoprire e raccontare con il linguaggio del grande schermo. È questo il binomio su cui si fonda "Limbas e Tzinema", ciclo di proiezioni che a Tempio avrà inizio domani, al Teatro del Carmine (17,30), con il cortometraggio "Deu ci sia". La proiezione della pellicola del regista piemontese Gianluigi Tarditi rientra nel ciclo di iniziative portate avanti in diversi centri della Gallura di cui si sta facendo promotore l'Ufficio della linga sarda della Provincia.
   L'appuntamento tempiese, organizzato in collaborazione con la Cooperativa Athena, sarà introdotto dall'assessore comunale alla Cultura, Roberto Cossu, e vedrà anche la partecipazione delle attrici Clara Farina (Bulzi) e Maria Antonietta Pirrigheddu (Tempio) che nel cortometraggio di Tarditi hanno interpretato due ruoli importanti. Come nella migliore tradizione del cineforum, la visione del corto sarà preceduta e seguita da spunti di riflessione e interventi che verranno coordinati da Giovanna Tuffu, responsabile dell'Ufficio della Lingua Sarda della Provincia di Olbia Tempio.
   "Deu ci sia" è un avvincente racconto cinematografico la cui trama s'incentra sul dramma di una famiglia sarda di fine '800, messa a dura prova dalla malattia del capofamiglia. Intorno al capezzale del congiunto in fin di vita, si sviluppano dinamiche e rapporti familiari in cui emerge con la sua aura sinistra e inquietante la figura dell'agabbadora. Tra le ragione per assistere alla proiezione, oltre alle qualità delle attrici sarde che vi hanno preso parte, Pirrigheddu e Farina, ci sono i numerosi riconoscimenti tributati dalla critica. Tra questi il Globo d'oro, prestigioso premio dell'Associazione stampa estera in Italia vinto a Roma la scorsa estate, e le partecipazioni a Festival e rassegne internazionali di grande richiamo.
(Giuseppe Pulina)
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