Susanna Polimanti recensisce M. Pirrigheddu
Rassegna stampa
marzo 2012 |
Le parole assassine
Ho letto il libro “ Le parole assassine” di Maria Antonietta Pirrigheddu nel 2009. Recentemente l'ho letto di nuovo e ogni volta ho scoperto qualcosa in più. Attraverso i racconti contenuti in questa sua opera, la scrittrice ci apre, con estrema delicatezza, alcune porte solitamente chiuse per la maggior parte di noi. Avvalendosi di metafore e similitudini di chiaro effetto stilistico, la narrazione di ogni racconto rende reale persino l'irreale, nella rievocazione di personaggi realmente esistiti, mitologici o semplicemente frutto della fantasia della scrittrice, si ha l'impressione di essere fisicamente trascinati in un “altrove” sconosciuto, intorno cui girano le parole pensate, dette o taciute.Una raccolta di incredibili storie che rapiscono l'attenzione del lettore e lo costringono a riflettere sul vero significato di ogni nostra parola.Mistero e fantasia dunque, ma anche l'effettiva visibilità di una personalità poliedrica della stessa scrittrice, che ho avuto la fortuna di conoscere in profondità grazie e soprattutto tramite le sua opera.Maria Antonietta Pirrigheddu non è soltanto una valida scrittrice, è soprattutto un'Artista! La sua espressione artistica infatti, non riguarda unicamente la scrittura ma spazia nella pittura e realizzazione di oggetti in vetro e ancor più si eleva nelle sue straordinarie interpretazioni come attrice teatrale.Ritengo che questa scrittrice sia una donna dal molteplice ingegno e dalla personalità fortemente sensibile e carismatica. Il suo libro “Le parole assassine” ne è la piena conferma.Susanna Polimanti
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