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107-Quella capacità dell'anima

Segni
Manuela      

Manuela scrive:
  Ieri sera ero ad una festa paesana con la mia famiglia dove, come di consueto, c'erano le bancarelle, le giostre e tantissime persone. MAMMA MIA, QUANTE FACCE SCURE HO VISTO, PURE NEI BAMBINI!
  Ciò lo sto purtroppo notando da oramai parecchio tempo. Mi danno immensa tristezza quei genitori che non sanno fare un sorriso ai propri figli, nemmeno nei momenti di festa. Mi intristiscono di conseguenza pure quei bambini che disimparano a sorridere soprattutto a causa dei genitori. Anche nei momenti di festa.
  Mi ha particolarmente colpito un breve dialogo fra una bimbetta di circa 4 anni e suo padre: "Babbo, dove vai?" (mentre il padre si stava allontanando)
  Lui: "Sono affari miei dove vado!"
(e si è allontanato dalla figlia).
  Quando poi la mamma le ha chiesto qualcosa, la piccola aveva ancora gli occhioni stupiti, perché non aveva compreso il significato della risposta del suo papà.
  Non sorridiamo più, abbiamo dimenticato cosa siano la tenerezza, la gentilezza, quella capacità dell'Anima che ci fa sentire liberi dalle nostre stanchezze fisiche ed interiori, quando abbiamo la possibilità di goderci qualcosa di buono, come può anche essere una semplice festa paesana.
  Ma come facevano i nostri genitori o nonni a sorridere nonostante il dramma della guerra?
Probabilmente perché le loro Anime erano ancora molto ricche dalle quali attingevano la forza della vita.
E cosa avrà mai impoverito le nostre Anime?
Chissà?
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