150-La paura del giudizio
Segni
Tiziana 

Tiziana scrive:
In questo momento ho paura... del giudizio e dell'errore. Ho il cuore chiuso in una trappola di ferro e l'ansia sta distruggendo i miei buoni pensieri. La gracile autostima è a rischio oggi.
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Risponde Lunadivetro
È normale avere paura degli altri, quando ci vogliono imporre i loro modi di pensare, anche perché spesso il giudizio si traduce in imposizione. Ma non è una vergogna avere paura! Anzi, se non è eccessiva la paura è una cosa utile, perché ci porta a valutare le nostre azioni e quelle altrui.
È quando il pensiero del giudizio altrui comincia a condizionarci la vita, e addirittura diventa il metro con cui misuriamo il nostro valore, che dobbiamo preoccuparci. Ed è proprio allora che con tutte le nostre forze dobbiamo ribellarci e distruggere quella "trappola di ferro" in cui ci siamo cacciati: per avere giustizia, per difendere la nostra libertà, per non permettere soprusi.
Proprio quando ci rendiamo conto che la paura è diventata paralisi, riusciamo a tirar fuori la rabbia per tagliare le sbarre dove ci hanno rinchiuso, e riusciamo a gridare con forza la verità per difendere la nostra dignità.
Nessuno ha il diritto di dirci come dobbiamo vivere. D'altra parte se accontentiamo qualcuno ne scontentiamo altri, rischiando comunque di perdere l'autostima.
Tu sei riuscita ad individuare le cause del tuo malessere, e questa sarà la molla per riprenderti la stima di te stessa e la libertà di combattere per la tua vita, imponendo - se necessario - il tuo volere.
L'uomo lascia un segno del suo passaggio solo quando è capace di lottare affinché le sue opinioni vengano rispettate, infischiandosene del giudizio altrui quando sa di agire secondo coscienza.
Quanto all'errore, dev'essere sempre messo in conto: se l'uomo non avesse la possibilità di sbagliare sarebbe un dio. E non ci sono dèi fra gli uomini. È l'errore che ci insegna a crescere: maturiamo solo quando ci rendiamo conto di aver sbagliato e abbiamo la capacità di correggerci.
Ricordati che nulla e nessuno può realmente condizionare il tuo volere. Tutto è sempre nelle tue mani. Il lasciarsi andare ci rende piccini e indifesi; ma la reazione è ciò ci permette di tirar fuori il meglio di noi stessi.