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200-Cosa sto aspettando?

Segni
Manuela   

Manuela scrive:
  Benché le giornate per me siano sempre piene d'impegni, di parole dette e ascoltate e di pensieri sempre in mutazione ed in espansione, sto vivendo questo periodo della mia vita come se ogni cosa che mi circonda e mi appartiene sia in uno stato di attesa... Tutto è in movimento e al tempo stesso statico.
  I rapporti con gli altri li vivo sempre come "già vissuti", come se tutto fosse già accaduto ed anche ciò che non succede era inevitabile.
  Cos'è che sto aspettando?
  Forse me stessa, perché ho bisogno di raggiungermi in tutto questo fare?
  Chissà?
  Sto vivendo la compassione per il mio prossimo con particolare empatia ma al tempo stesso sono sempre più insofferente verso i sentimenti superficiali, ovvero, quelli che più si adattano alle forme sotto la luce.
  Le forme, intese tutte le nostre espressioni del corpo, della nostra mente ed anche delle nostre emozioni.
  Sono un po' scocciata per il fatto di saper quasi prevedere cosa poi accadrà nella banalità delle cose che rende tutto molto freddo e stereotipato.
  E in tutta questa banalità noi sprechiamo il più bello di tutta la nostra esistenza e della vita.
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