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287-I miei sogni da parte

Segni
Rosa 7/5/65   

Rosa scrive:
  Per tanto tempo, forse troppo, sono andata avanti tenendo da parte i miei sogni, al momento che ho deciso di affrontare tutto e dare un taglio con quello che fino ad allora mi aveva fatto stare male mi sono trovata davanti non una salita ma una parete rocciosa senza punti di appoggio... ho potuto vedere che le persone che mi girano intorno non sono quelle che vogliono sembrare, e mi sento completamente sola pur essendo in grande compagnia. Non tutte le persone della nostra vita le possiamo allontanare, però diventa difficile conviverci...
  Ho sempre lavorato e mai trascurato i bisogni degli altri, pensavo di meritare una ricompensa morale, ma a quanto pare i sogni sono solo sogni e devono rimanere tali.

Risponde Lunadivetro

  Nessuna montagna è inaccessibile, con punti di appoggio o senza. Basta aggirarla!
  Aggirare la montagna significa rivoltare la propria vita. Come si fa? Dandole un senso. Non pensando a ciò che si è fatto o che si vorrebbe fare, o alla compagnia nella quale non ci si ritrova. Dare un senso alla vita significa rendersi conto che quella che si sta vivendo non è l'esistenza per la quale siamo nati; significa cambiare atteggiamento, scuotersi, frequentare altre persone, altri ambienti, altri luoghi. Apparentemente cambia poco, ma non è così: non solo si trasformano molte cose ma, se si sta attenti a verificare le nuove situazioni, ci si diverte e si cambia modo di essere. Perché in fondo il problema sta nel nostro continuare ad essere quel che siamo sempre stati.
  Quanto ai sogni, sono irrealizzabili quando le condizioni restano immutate. Ma se si va incontro ai sogni cambiando al contempo il proprio modo di essere, allora possono davvero concretizzarsi. Certo non tutti, perché la maggior parte dei nostri sogni sono irrealizzabili, ma almeno quelli che ci stanno più a cuore.
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