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294-Il principio ultimo

Segni
Angela   

Angela scrive:
  Salve a tutti.
  Mi sono imbattuta per caso in questo sito, e devo dire la verità, con notevole scetticismo, credendo che fosse l'ennesima manifestazione di isteria religiosa, nata per giustificare il senso di solitudine e piccolezza di fronte all'universo. Credevo di ritrovarvi riti magici e approcci per accattivarsi la simpatia di una qualche divinità, ma dando uno sguardo mi sono resa conto che questo spazio esula da tutto questo.
  Lasciandomi la riserva di approfondirne i contenuti in un altro momento, vorrei dire che sono rimasta piacevolmente colpita dall'approccio usato dalla proprietaria nella sezione in cui si parla della presunta volontà di Dio relativamente alla morte e all'omicidio. Personalmente, nonostante la mia giovane età (28 anni) mi ritrovo in un momento delicato del mio percorso spirituale, che è stato sempre travagliato e pieno di dubbi. Al momento, pur riconoscendo l'esistenza di un principio ultimo che giustifica la mia esistenza, non riesco più a concepire l'idea di un'entità divina che esista al di fuori di me. In altre parole, ho abbandonato la concezione teistica di Dio. Allo stesso modo, non credo in un mondo "aldilà" di questa realtà. Altresì riconosco la scintilla della divinità nei miei simili, e credo che la nostra percezione allo stato attuale sia incapace di cogliere la totalità della nostra realtà. Quanto agli angeli... ho fatto esperienza nella mia vita di personalità dotate di un'anima grande, ho avuto il privilegio di conoscerle e viverle, e anche se alcune sono "scomparse" dalla realtà fisica (o meglio dal nostro modo di percepirla) continuo a sentirle accanto a me.

  A questo punto vorrei condividere con voi un ricordo personale, e lascio a voi il compito di fare tutte le possibili valutazioni. Quando mia nonna paterna, a cui ero (e sono) legatissima venne a mancare, sentii come se una parte di me fosse andata via con lei. Non riuscivo a darmi pace, mi sentivo allo stesso tempo colpevole e abbandonata, ero disperata. La sera successiva alla celebrazione delle sue esequie, distrutta, andai a dormire presto, chiudendo a chiave la porta della mia stanza da letto. Dopo poco tempo fui svegliata dalla diffusione di una luce calda che filtrava da sotto la porta. Troppo stanca per realizzare coscientemente cosa stesse accadendo, ricordo di aver avuto come la sensazione che qualcuno entrasse nella mia camera, si avvicinasse al mio letto (percepivo in modo indistinto l'approssimarsi di una figura familiare) e mi accarezzasse, come per assicurarsi che facessi un buon sonno e stessi bene. Una sensazione di benessere e tranquillità mi pervase, e mi addormentai profondamente. Al risveglio chiesi invano ai miei familiari se qualcuno tra loro si fosse introdotto nella mia stanza, non ricordando della porta chiusa a chiave. Quando mi capacitai che materialmente nessuno sarebbe mai potuto entrare, fui assalita da una commozione profonda, perché improvvisamente avevo realizzato che la mia nonnina era venuta a darmi il saluto che non avevamo potuto scambiarci.

  Semplice suggestione? Può darsi. Ma mi piace pensare che, come in tante altre occasioni, lei e gli altri cari che sono dipartiti siano qui con me a consolarmi nei momenti difficili.
  Un saluto a tutti.

Risponde Lunadivetro

  Tu riconosci l'esistenza di un "principio ultimo". Trascuri, però, la consapevolezza di un "principio primo". Il principio ultimo è la creazione: la creazione di tutto ciò che vediamo e tocchiamo, ma soprattutto di tutto ciò che siamo. Il principio primo è l'artefice di tale creazione: Dio stesso. Un Dio che, come giustamente tu percepisci, non è al di fuori di te: è dentro di te, poiché tu sei sua scintilla. Un Dio che sta anche al principio della tua ragione, ovvero della fede.
  Ma cosa è davvero la fede in realtà? Il credere alle storielle controverse che ci propinano? Certamente no. La fede è ciò che ci spinge a sentire, a sapere, a riconoscere senza troppi ragionamenti che esiste realmente qualcosa oltre il piano fisico e visibile. Non importa cosa sia: i piani non visibili sono popolati da ogni sorta di esseri ed energie, e sarebbe davvero impossibile conoscerle appieno. Però la percezione che tu stessa hai sperimentato con la tua nonna è la prova tangibile che la vita non è limitata al mondo materiale. Tutto vive qui e altrove, in modi diversi e talvolta inconcepibili.
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