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298-Capire i segni

Segni
Elle'na  

Elle'na scrive:
  Ammetto che sono un'ottusa.
Sento gli angeli e la bontà del Dio Universale intorno e dentro me, ma non riesco a trovare la strada mia.
Ne ho provate tante, ma ritorno sempre al punto di partenza. Perché?
Cosa vuole Dio da me?
Mi va bene qualunque cosa, ma basta che mi mandi un segno.
Chiaro per favore, perché ora io vivo nel dubbio di non comprendere mai bene i segni esterni.

  Io sono sempre in atroce dubbio se restare o partire.
Come si fa a capire cosa è giusto scegliere ad un bivio?
In passato ho provato a seguire la ragione ma è andata male. Ho seguito l'istinto, ma è andata male. Sono stata ferma, ma è andata male.
Ora non so che fare.
Anche perché sono a corto di idee.

  Accidenti... io voglio che mi dicano a cosa servo, perché in anni io ho tentato molte cose, ma nessuna era giusta e ha dato frutti (con cocente delusione, perché io sono il tipo che si entusiasma come una bambina davanti alle occasioni e alle novità, e ama darsi da fare).

  Ho paura.
Paura di non capire i segni.
Come ci si sente quando si capta un segno positivo?
Prego che gli angeli mi aiutino.
Oppure, se qualcuno mi vuole dare un segno mi aiuti, ne ho bisogno.
Grazie mille!

Risponde Lunadivetro

  Non sempre i segni sono visibili o udibili. Una cosa è certa: se non ignoriamo la voce della coscienza, se siamo capaci di ascoltare noi stessi, se sappiamo unire i due "individui" che si combattono dentro di noi, siamo già all'inizio della strada giusta.
  Non si può volere qualcosa a tutti i costi. Si parte lavorando su se stessi. Una volta che abbiamo trovato il nostro essere, allora sì che diventiamo capaci di leggere i segni e di sentire le parole. Ma le parole che possiamo sentire non hanno un suono: sono piuttosto una vibrazione interiore...
  Il guaio è che dentro l'uomo abitano due apparenti individualità che si contrappongono: una spinge verso qualcosa, l'altra ci trattiene; e questa contrapposizione spezza le gambe alla determinazione.
  Come si fa a riappacificarli? Interrogando se stessi. Cercando di mettere a tacere quella parte oscura - l'inconscio - che ci mette i bastoni tra le ruote. Ricercando la base delle nostre convinzioni, e seguendo attentamente la ragione. Troppo spesso ci lasciamo trascinare dall'entusiasmo, dalle convenienze, dall'interesse... e se non c'è la ragione ad aiutarci ad individuare ciò che è giusto, ci dividiamo in mille sentierini senza costrutto, alimentando una perenne incertezza.
  L'entusiasmo è fondamentale, certo, però dobbiamo imparare a dominarlo e ad utilizzarlo in ciò che l'interezza del nostro essere decide di intraprendere, ovvero quel che sappiamo essere buono per noi.
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