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359-Nessuna alternativa

Segni
7vol7e incasinato - Eliopoli   

"7vol7e incasinato" scrive:
  Buonasera. Ho trovato, per caso, questo sito e mi ha ispirato molta fiducia tanto da voler lasciare un segno del mio passaggio e ricevere, perché no, qualche utile consiglio.
  Mi trovo, ahimè, in uno stato che mai avrei immaginato di vivere nella mia vita: di fronte all'impossibilità di prendere una strada alternativa a quella da cui sarò presto intrappolato. Si può fare un lavoro (non retribuito), dopo anni di sacrifici per prendere una laurea, al quale obbligatoriamente dedicare 2 anni della propria vita odiando l'idea di volerlo fare e, al contempo, consapevole di non avere NESSUNA alternativa? Io mi sono risposto un secco NO. Questo è il consiglio che darei ad un amico. Ma, non avere una strada alternativa, mi lascia privo di orientarmi. Il problema è che non so quale sia la mia strada.
  Grazie per l'ascolto e complimenti per il sito.

Risponde Lunadivetro

  Suppongo che i due anni ai quali ti riferisci siano quelli del tirocinio. Se è così, sapevi già da prima che avresti dovuto affrontare questo scoglio. Perché dunque hai scelto quel corso di laurea? Sapevi cosa avrebbe comportato… quindi perché questa ribellione ora, indipendentemente dal fatto che sia giusto o meno lavorare senza retribuzione? Non puoi buttar via gli anni di studio e sacrifici che hai già fatto!
  Insomma, la domanda è questa: il problema sono solo questi due anni, oppure gli anni successivi nei quali dovrai fare qualcosa di altrettanto detestabile? Se questo periodo ti consente di avere, dopo, un lavoro per cui vale la pena sacrificare qualcosa, rassegnati e accettali di buon cuore; ma se non sei convinto di ciò a cui ti ha condotto la tua laurea, e questo periodo significa aprirti una strada già odiata… beh, allora cerca altrove. In questo caso, se per ora non hai alternative, adeguati e nel frattempo vedi di trovare qualcosa di meglio. Sapendo che non sempre è possibile fare il lavoro che desideriamo.
  Ricordati comunque che la "strada" non è solo il lavoro, ma la conduzione  dell'intera vita, il modo di condurre le relazioni con gli altri, di rapportarsi al mondo e soprattutto a se  stessi. La strada della vita è aperta a chiunque, indipendentemente dalla professione.
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