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366-Siamo stati costretti a credere

Segni
Rosy - Palermo   

Rosy scrive:
  Premetto che nasco cattolica ma resto turbata da ciò che leggo nella bibbia. Nel vecchio testamento mi pare di percepire un Dio che vuole tenere "basse" le nostre capacità cognitive costringendoci a migliaia  di riti  purificatori a causa delle nostre "impurità" e che promuove in noi, uno dei sentimenti più distruttivi che l'uomo possa provare: il senso di Colpa. Ebbene Si! Non è il Dio che mi aspetto d'amare. Mi pare si tratti invece di un entità avversaria all'uomo e a colui che l'ha generato.
  Nel nuovo  testamento invece Cristo ci parla di un padre non di un dio. Lui si identifica nel figlio di Dio ma tante volte si definisce come "il figlio dell'uomo", quasi a sottolineare la divinità dell'uomo della quale però nessuno è consapevole. Per questo nei vangeli si legge che Gesù disse: «Se coloro che vi guidano vi dicono ecco il regno è nel cielo allora gli uccelli del cielo vi precederanno. Se vi dicono che è nel mare allora i pesci vi precederanno. Ma il regno è dentro di voi ed è esterno a voi. Quando voi avrete riconosciuto voi stessi allora sarete riconosciuti e saprete che siete i figli del Padre Vivente. Se al contrario non vi riconoscete allora siete nella povertà e siete la povertà». Perciò mi chiedo se davvero Gesù venga dal Dio del vecchio testamento io sinceramente non vi trovo connessioni.
  Nel vangelo di Giovanni lessi un giorno un passo che quasi mi confermava ciò che pensavo, cap. 8, (31-59) Dice rivolgendosi agli ebrei, voi siete figli del diavolo, quello fu menzognero e omicida fin da principio (non mi pare parlasse di Satana ma in questo omicida e menzognero ci vedevo ben inserita la figura YAHWEH).
  Infine Cristo ci definisce luce del mondo (e non si sbaglia visto le scoperte della fisica quantistica) e ci invita a credere nella nostra forza pensiero... chiedi e ti sarà dato. Insomma a tratti, mi pare ci inviti ad una consapevolezza maggiore del nostro potenziale... un vero illuminatore. Mi sento quasi una peccatrice nel dire questo ma mi pare ci sia un grande imbroglio dietro i dogmi della chiesa e delle grandi religioni.
  Ci hanno insegnato a credere ma non dobbiamo dimenticare che nessuno di noi lo ha scelto consapevolmente o spinto da una spiritualità vera ma tutte quante le religioni ci giungono oggi solo perché un tempo furono imposte con stragi stermini inquisizioni ecc e in un passato più recente, siamo stati costretti a credere per non rischiare di finire all'inferno. Quante cose non sappiamo delle nostre religioni quanto sangue è stato sparso a causa loro. Io oggi ripudio tutte le religioni ho solo voglia di rispondere all'invito di Cristo: ama il prossimo tuo come te stesso. Il regno di Dio non sta ne nei cieli né in terra... sta in noi!

Risponde Lunadivetro

  Davvero dobbiamo sentirci in colpa se non abbracciamo ciecamente un dogma o un insegnamento? E chi ci assicura che quel dogma sia ben fondato e assolutamente veritiero? Colui che lo ha proclamato?
  È un serpente che si morde la coda... Ma dentro le spire di questo "serpente" ci ritroviamo spesso pure noi, desiderosi di essere devoti e puri, timorosi di finire all'inferno, incapaci di guidare autonomamente la nostra vita e il nostro pensiero.
  E se invece cominciassimo a chiederci quanto, in ciò che viene definita "Parola di Dio", è semplicemente frutto del pensiero del tempo o delle umane convenienze? Anche nei Vangeli! E' plausibile, ad esempio, che Gesù Cristo possa definire un intero popolo "figlio del diavolo"? Non sarà piuttosto una piccola aggiunta posticcia con lo scopo di screditare un'etnia? Anche perché serviva qualcuno che fungesse da capro espiatorio per la condanna a morte dello stesso Gesù...
  Impariamo dunque a valutare ciò che leggiamo, anche sui cosiddetti Libri Sacri: la luce che pure i Vangeli ci invitano a cercare non ci viene data da altri, ma può essere raggiunta solo con l' uso del discernimento.
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