389-Tanti quesiti ingenui
Segni
Aldo 

Aldo scrive:
TANTI QUESITI INGENUI E UNA CONCLUSIONE PROVVISORIA
Dio ti ama?
Ama tutti gli uomini?
Ama ugualmente buoni e cattivi, quelli che frequentano i suoi sacramenti e no?
Ama ugualmente cristiani e seguaci di altre religioni?
Ama i peccatori? Gli eretici? I ladri per bisogno? I ladri per istinto?
Ama gli assassini? Esistono i cattivi come tali o solo uomini che hanno appreso male i valori della vita? Esiste il Diavolo? Chi lo sa? Io no.
Perché Dio permetterebbe le catastrofi naturali come i terremoti? Ci può fare qualcosa?
Ama gli alberi, le piante, i fiori, i fili d’erba, tutte queste creature meravigliose nella loro diversità, nella vita che le pervade?
Ama la terra, i mari, i pianeti, le stelle, le galassie?
Ama più il pianeta terra e i suoi uomini che il resto dell’universo? Ne siamo sicuri? Ci sarà un qualche Gesù anche per altri degli innumerevoli pianeti dell’universo che verosimilmente qualche abitante ce l’hanno?
Giudicherà ogni cosa, ogni creatura, pronto a far soffrire il peccatore in un qualche inferno di fuoco per l’eternità, perché non si è comportato come la Chiesa prescrive?
Oppure Dio è un misterioso creatore-creato, immerso esso stesso nel tutto che esiste, è un ente immenso indefinito che verosimilmente non pensa, non giudica, non ragiona come gli uomini, non scende ad essere un’entità singola, perché è il tutto, misterioso, autonomo, indipendente di cui anche noi uomini facciamo parte infinitesima?
Oppure possiamo, dobbiamo dire che non sappiamo nulla di Dio, ma lo immaginiamo creatore di ciò che vediamo e immaginiamo. Sapendone pressoché nulla, accettiamo che qualcuno parli nel suo nome e riveli ciò che mai nessuno potrà sapere.
Le capacità di astrazione umana hanno probabilmente creato e stabilizzato la figura di un Dio come essere singolo, creatore onnipotente, centro ideale del tutto, divenuto poi Totem delle masse umane che devono essere guidate come gregge, bisognose di essere condotte e dirette, di avere un protettore, di vedere un futuro dopo la morte, di essere rassicurate e dominate.
Tutto questo io non so, e voi?
.