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40-La vita che dimentichiamo di aver vissuto

Segni
Rossella   

Rossella scrive:
  Erano giorni che cercavo quel brano musicale.
Non conoscevo né il nome dell'artista e neppure il titolo, l'unica cosa che ricordavo erano le serate a cullare il mio bambino al suono di quella musica.
Sono passati più di dieci anni da quei giorni ed ecco che in una pubblicità  improvvisamente  ritrovo quelle note.
Non vi sto a spiegare cosa non ho fatto per trovare titolo e artista, posso solo dirvi che ci sono riuscita.
Giusto il tempo di scaricare il brano.
Mio figlio, 13 anni, era seduto al tavolo della cucina.
Quando ho fatto partire la musica lui si è voltato e mi ha detto:
- L'ho già sentita questa musica.-
È vero, gli ho risposto.
Poi l'ho pregato di venire a sedersi in braccio a me e di chiudere gli occhi, lasciando che la musica lo portasse a quei giorni d'infanzia rinchiusi nella mente.
È rimasto qui, tra le mie braccia e ogni tanto sentivo il suo abbraccio farsi più forte, mentre dai miei occhi scendeva una lacrima di emozione per quei giorni di tenerezza e anche di dolore.

  I pensieri nascosti sono la vita che ogni tanto dimentichiamo di aver vissuto, ma che sono rimasti dove noi li avevamo riposti.
Ho un figlio di trent'anni che mi ricorda la giovinezza e uno di tredici che mi ricorda il tempo che mi passa accanto, senza sfiorarmi, senza fare rumore.

  Che bel pomeriggio oggi, nessun lavoro mi avrebbe mai fatto guadagnare tanto.
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