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Commenti a "A proposito dei riti"

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Commenti a
Elly - Cremona     20.03.22
Cara Mari, come gli altri, anche questo articolo è meraviglioso e veritiero! Ma, stranamente, stavolta c'è un punto su cui non sono d'accordo e comincio da quello: il fatto che le persone si aspettino di essere punite dall'Alto per le loro malefatte...secondo me, non è più così da secoli, purtroppo; al contrario, oggigiorno, pare che, non avendo l'immediatezza della "pena", ci siamo convinti che non verremo mai puniti!! Per questo c'è sempre più criminalità, sino alle nefandezze più abominevoli, come figli che uccidono genitori e viceversa! Nel nostro delirio di onnipotenza, ci sentiamo padroni di fare qualunque cosa e questa, a mio avviso, è la radice di tutti i mali!
A proposito dei riti, invece, sono perfettamente d'accordo con te: i riti servono a NOI, radicati come siamo nel mondo materiale ed ancorati alla gestualità della nostra "dimensione". Ma un gesto fatto per abitudine, per tradizione, o peggio, per convenienza, senza che sia legato ad un sentimento profondo, è VUOTO e non lascia traccia... Al liceo chiesi al mio professore di religione: "A cosa serve pregare? Perchè Dio non esaudisce le nostre preghiere, se ci ascolta??" e lui mi rispose con una frase che, lì per lì, mi lasciò interdetta, ma mi aprì la mente: "Un Dio che esaudisce ogni richiesta che gli viene fatta NON E' UN DIO: E' UNO SCHIAVO!" ed altrettanto penso che sia per gli angeli...dobbiamo accoglierli dentro di noi, dentro la nostra vita, con fede, amore, sincerità e gentilezza per sentire la loro "voce" ed essere grati quando ci illuminano! Non possiamo pretendere la loro attenzione come bimbi capricciosi e chiedere favori con petulante insistenza, senza DARE IL NOSTRO CUORE PER PRIMI A LORO!!! Trovo orribile che, nella nostra grettezza e pusillanimità, abbiamo persino ideato riti per tentare di soggiogare un angelo...non c'è immagine più bella di un essere alato, fatto di puro amore, LIBERO di volare e di offrire aiuto e sostegno a chi ne ha bisogno!!! E poi ci chiediamo PERCHE' NON SI MOSTRANO a noi, piccoli esseri umani?!! Temo che la risposta possa essere che NON NE SIAMO DEGNI...
Patrizia - Catania     10.02.16
Ho letto il pensiero di Maria Antonietta a proposito del contatto con gli angeli, ...lo abbraccio appieno! Risuona col mio "sentire" e trascende da tutte quelle manovre artefatte e inutili, poiché gli esseri di pura Luce (Angeli) non sono da invocare ma semplicemente da chiamare col loro nome con la voce ed il linguaggio del cuore, l'unico "luogo" dove "Loro" risiedono e attendono pazientemente ed amorevolmente.
Grazie
Sridevi      03.12.12
Ciao Antonietta ti ringrazio per ciò che scrivi, belle e intense frasi che diventano validi insegnamenti. Sono pienamente d'accordo con te, non è necessario il rito per comunicare con il proprio Angelo basta pregare intensamente, essere in profondo raccoglimento allora è possibile sentirLo e talvolta anche dialogare con Lui. Dobbiamo cercare di far tacere la nostra mente, di rasserenarci e di aprire il nostro cuore, solo in questo modo possiamo percepire la sua presenza. Sento quotidianamente la presenza del mio Angelo, ho capito che è dentro  e allo stesso tempo accanto a me, mi sostiene, mi aiuta e grazie a lui rifletto e cambio prospettiva. Consiglio a tutti di pregare e di entrare in contatto con il proprio Angelo, è un esperienza meravigliosa è una storia d'Amore infinita...
Federica      14.05.12
Cara luna di vetro, mi riferisco a questo articolo, ma la mia domanda potrebbe valere un po' per tutti i tuoi articoli, che ho ritenuto molto interessanti... C'è però una cosa che vorrei chiederti: in modo piuttosto chiaro differenzi spesso ciò che è da ciò che noi crediamo o ci aspettiamo che sia, ma la tua sicurezza da dove deriva? Non mi fraintendere, non è una critica perché, ad esempio, riguardo alla questione dei riti la penso esattamente come te, ma sono incuriosita dalla fonte delle tue certezze. Saluti, Federica

Risponde lunadivetro:
Non esiste una "fonte di certezze", perché la certezza non appartiene agli uomini. Possedere delle certezze (o, meglio, convincersi di averle) sta alla base di quei dogmatismi e quelle intolleranze che sfociano spesso in bagni di sangue.
Però l'uomo può scegliere di allontanarsi consapevolmente da tutto ciò che gli è stato imposto, da ciò che viene dato per scontato, da ciò che gli è stato insegnato quando era ancora in tenera età e quindi non in grado di intendere, o da ciò che pensa soltanto di credere. Soprattutto può scegliere di discostarsi da stereotipi, abitudini e convinzioni di comodo.
Come? Semplice: riflettendo. Valutando, osservando, mettendo le cose a confronto, usando la logica e il buon senso. Troppe delle nostre credenze e convinzioni sono in contraddizione tra loro, ma finché non ci prendiamo la briga di analizzarle con obiettività, continueranno tranquillamente ad andare a braccetto dentro le nostre teste, creando il terreno adatto per farvi attecchire le idee e le imposizioni altrui.
Fanu - Roma      26.02.12
Carissima Maria Antonietta hai dato le parole ai miei pensieri, grazie.
Antonella - Milano      10.01.12
Ciao Antonietta, il tuo scritto mi ha toccata perché, finalmente, leggo un filo conduttore alla mia ricerca interiore che al momento (da autodidatta) mi ha portata allo studio della cabbala. Ho seguito da sempre il mio "istinto" ascoltando quell'io interiore che lentamente mi ha portata all'ascolto del mio angelo custode. Cercando sempre la luce di DIO e senza trovare un maestro che mi mostrasse il cammino,i n questo mondo di ciarlatani la paura mi dava consiglio. Quando cerchi il silenzio per poter ascoltare non puoi che farti avvolgere da quest'energia che ti incammina alla vita. Ciao Antonietta e grazie.
Storm - Amsterdam      05.09.11
Ciao Maria Antonietta,
condivido ogni parola del tuo articolo su come "contattare" gli angeli... anzi sul vero motivo poi, del perché dovremmo farlo. Nella mia esperienza il rito è semplicemente qualcosa che concentra la nostra attenzione su quanto sto facendo, ma per me il rito alla fine è solo una preghiera solo che è fatta anche di gesti. Il più semplicemente possibile, il più personalmente possibile. Voglio raccontarvi cosa ho fatto quando mi è arrivata la mail di Maria Antonietta, che mi diceva il nome del mio angelo... beh... per prima cosa ho pensato: che il cielo benedica questa donna che non conosco, e che ha trovato il tempo per farmi questo piccolo regalo, certo che in internet è facile approdare su siti con risponditore automatico che inseriti i dati... voila... ecco a voi il vostro angelo! Oggi è tutto un parlare di angeli. Ma lei no, lei ha mandato una mail, chiamandomi per nome, ha "condiviso"questo momento con ME.
Poi... ero così... commossa... che vi devo dire... leggevo e rileggevo quel nome complicato... che fare? Che fare? Ho agito d'istinto... mi sono alzata dal pc e ho preso una candela, non mi sono preoccupata del colore o dell'ora... ho preso un piccolo cartoncino nero che vagava da giorni sulla scrivania, in attesa paziente di essere buttato o utilizzato... e ho scritto quel nome sul foglio, e ho acceso la candela: benvenuto Imamiah. Sapessi come sono felice di conoscerti, tu che mi conosci da sempre. Questo è stato il mio rito. Nulla altro.
Grazie ancora Maria Antonietta

Risponde lunadivetro:
La candela che tu hai acceso richiamava la luce: quella portata in dono dal tuo angelo. La tua fiducia e la tua fede sono ben più importanti di qualunque rito o invocazione! Un gesto sgorgato dal cuore, mosso dal desiderio di avvicinarsi all'angelo: che cosa ci può essere di più potente?
Roberta - Cremona      06.07.11
Il tuo articolo come sempre non fa una piega, sono d'accordo su tutto, però come mai sui libri che ho io mettono l'ora di reggenza di ogni Angelo durante il giorno? E' chiaro che se a me va di "parlare" con lui non aspetto l'ora segnata sopra il libro, lo faccio sempre durante il giorno (altrimenti mi sa tanto di rivolgermi ad un impiegato). Ciao Roby

Risponde lunadivetro:
Dici bene: un impiegato. Se ci pensi, non facciamo altro che applicare la nostra visione del mondo a tutto il resto!
L'ora di "reggenza" (naturalmente il termine non è corretto) ha a che fare solo col momento in cui veniamo al mondo, e determina il nostro terzo angelo di nascita.
Claudia - Gubbio      31.05.11
Carissima, girovagando in rete in una serata un po' giù di tono, mi sono imbattuta nel tuo bellissimo sito. L'articolo che spiega come entrare in contatto con i nostri angioletti mi ha proprio emozionato... cioè in realtà mi sono fatta un bel pianto e ho ancora gli occhi luccicosi. Grazie davvero per le tue parole cariche di vita e per il tuo lavoro.
Mi aiuteresti a trovare i miei angioletti? Io sono nata il 6 febbraio 1980 alle h. 1,00 - 1,30 di notte (non ricordo di preciso... cambia molto nell'interpretazione?)
grazie di cuore
un abbraccio

Risponde lunadivetro:
Certo, volentieri!
Maria Giovanna - Moncalieri      14.05.11
Ciauuuuuuuuu! Questo articolo è bellissimo... e le tue parole mi sono di aiuto, sono in una fase di trasformazione interiore e cambiamento spirituale, pertanto quello che leggo nel tuo Forum mi serve tantissimo... in quanto sono alla ricerca di spiegazioni per definire e capire i cambiamenti della mia vita, grazie a te sono riuscita a capire quale angelo mi appartiene e mi protegge, avevo ben visibile la sua figura... ma non sapevo il suo nome... io non ho bisogno di invocarlo... io lo sento accanto a me... mi basta ascoltarmi e ascoltarlo... lo riconosco nella natura, e la natura mi parla di lui, la luce mi parla di lui, senza ricorrere a nessun rito particolare... con questo non voglio dire che chi li fa sbaglia... lungi da me giudicare... ogni persona ha un suo modo personale per riuscire a "SENTIRE"...
un abbraccio di Luce!
Elishebamagic - Torino      27.04.11
Bell'articolo! Sono d'accordo su quanto hai espresso! Non ci vuole molto per contattare gli angeli! Basterebbe solo purezza d'animo qualità che purtroppo abbiamo perso. Un abbraccio di luce pace e amore
Gianfry - Olbia      20.11.10
Ho letto con grande interesse l'articolo e ringrazio per le preziose informazioni che ci dai. Ho acceso una candela per invocare il mio Angelo e ne ho tratto beneficio nel guardare la fiammella mentre parlavo con lui..... forse, come dici tu, non è necessario, ma il calore, i colori e l'armonia dei suoi movimenti mi hanno scaldato il cuore. Le stesse sensazioni che provo quando stringo o indosso il mio talismano...

Risponde lunadivetro:
E hai ragione, cara Gianfry! La fiamma dà luce e calore, ci scalda il cuore... Ma è il tuo intento ciò che rende viva quella fiamma. Sono gesti semplici ma importanti. Col piccolo gesto di accendere una candela tu crei automaticamente un filo diretto col tuo angelo... E' qui che accendi la comunicazione. Nella più assoluta semplicità.
Milton - Sassari      19.11.10
Le tue parole sono piene di Amore, per chi sente la delicatezza di questo profumo potrà vedere nell'immagine dell'anima universale che questa forza vuole aprire i nostri sensi per abbracciare l'immenso, l'infinito ed il più piccolo, l'immediato l'adesso in noi, sì, il rito invenzione dell'uomo per sviluppare la volontà di creare la vita giorno per giorno ed attimo per attimo.
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