Commenti a "Uriel, l'angelo della fioritura"
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Salve, in questo testo "URIEL, L'ANGELO DELLA FIORITURA", c'è scritto che El Significa Dio, in che parte della thorà Ebraica c'è scritto che significa Dio?Risponde lunadivetro:Già all’inizio del libro della Genesi (che è appunto il primo libro della Torah) si trova il nome Elohim, che identifica il Dio creatore. Secondo alcuni studiosi Elohim costituisce il plurale di El, pur essendo collegato ad un verbo coniugato al singolare. Per altri, invece, Elohim è il plurale di Eloha.Nella lingua cananea e caldea, “el” significa "dio” e si riferisce agli idoli in generale. Ed El era per il popolo cananeo la divinità suprema, il padre degli dèi e degli uomini. Secondo alcuni studiosi, gli ebrei derivarono il nome El proprio dalla lingua cananea, utilizzandolo però per riferirsi al Dio unico. Lo troviamo innumerevoli volte nelle scritture ebraiche, sempre accompagnato da un aggettivo, un attributo che mette in luce un aspetto o una qualità del Dio di Israele. In alcuni casi, ad esempio nella Genesi e nel Deuteronomio, troviamo il nome El preceduto dall’articolo (hael), sempre con riferimento all’unico vero Dio.
Interessante articolo, secondo alcuni monaci quest'Arcangelo sarebbe stato in epoche remote niente meno che l'aiutante di Michele, succedendogli addirittura. Sempre secondo loro Uriel viene venerato anche nella città di Torino, con un nome simile: Ta(uriel). Prove di ciò non sussistono, ma a ben guardare non sussistono prove che esistano angeli e simili. Tutto può essere, come sempre è una questione di fede.Con rispetto per ogni forma di credenza porgo i miei saluti.Silvia (nick name)
Ciao Mari carissima,Leonardo non ha scelto a caso l'Arcangelo Uriel per la Vergine delle Rocce londinese... Egli è il "guardiano della soglia" le cui ali vibrano in sintonia del battito del cuore, dell'Uomo che ha ritrovato la divinità dell'Eden e la condivide, come vita vissuta, con l'evoluzione vitale della Madre Terra. Ora, in questa particolare fase, è bene sentire il canto dell' "Uriel interiore", l'Arcangelo porta spada.Davide, l'Arpista sta lasciando crescere il Giovanni Battista dipinto da Leonardo, il Maestro. Il fatto è che con Uriel si deve avere un "faccia a faccia" come accadde a Giacobbe a Penuel.Franco
Cara Mari, per curiosità ho letto la scala angelica, so che gli arcangeli sono molti vicini a Dio. Peccato non si riesca a parlare di Uriel, angelo delle nostre azioni costruttive, dell'aria, luce divina. Il suo profilo è molto chiaro, e altresì entusiasmante. Buona giornataRisponde lunadivetro:Orsola, non ci sono angeli più "vicini" o più "lontani" da Dio...
Anonima
18.10.14

Mi sono informata sul nome Uriel poiché ho fatto un sogno dove c'era un certo Uriel... sono felice di aver scoperto tutta questa bellezza e meraviglia di energia
Cara Maria Antonietta il tuo articolo su Uriel è molto esaustivo e non credo si possa aggiungere di più.Credo sia giunta l'ora in cui ciò che è rimasto nascosto per troppo tempo venga alla Luce!Uriel come Manjusri (per il buddismo) rappresentati con la spada e il papiro o il libro della conoscenza... presiedono alla saggezza affinché diventi oggettiva, riportando equilibrio, allineamento tra cuore e mente, anche se la verità per noi esseri rivestiti di abiti umani sarà sempre soggettiva; però, se è vero come è vero che siamo Scintille Divine, allora in noi è latente la Luce Divina che va riportata alla coscienza e consapevolmente usata.Non abbiamo perduto ma dimenticato la Divina Provenienza e la Luce che proviene dagli Arcangeli e la vicinanza degli Angeli Custodi non potrà che illuminare le nostre ombre!
Confesso, sono stato troppo a lungo senza leggere delle tue meravigliose ricerche. Difficile aggiungere qualcosa alle tue argomentazioni, pur nel'effimero del non visibile, hanno una scientificità che sgomenta.Vorrei solo sottolineare che, forse, l'effettiva realtà della condanna subita dall'Umanità è la perdita della consapevolezza della sua doppia essenza; forse, la chiave di un nuovo accesso ai Giardini dell'Eden, sta tutta nel riacquistare l'aspetto Divino della nostra natura che al momento, io per primo, abbiamo perso, e solo per un assurdo ed esagerato egoismo.
Semplicemente splendido: invito luminoso a scoprire il destino glorioso dell'Umanità, tradita da chi dice di volere guidarla. Uriel e la Gloria del Giardino della Terra, che fiorisce nelle galassie portando ovunque un profumo impercettibile ma salutare: profumo e vita rinnovata, a lungo attesa dall'evoluzione stessa: proprio come il sorriso enigmatico dell'Arcangelo Uriel, che lo stesso Leonardo ha posto a guardia della Vergine nella sua "Vergine delle Rocce" di Londra.