Commenti a "La gabbia con la porta aperta"

Elly72 - Cremona    03.01.22

Nuotare controcorrente è faticoso, rischioso, spaventoso...se le forze ci mancano all'improvviso, i flutti vorticosi possono sommergerci e trascinarci nell'abisso...se perdiamo di vista la luce di quel faro lontano, potremmo non trovare più la riva...e poi chissà quanti squali saranno nascosti nell'acqua più profonda, pronti a ghermirci e sbranarci alla minima disattenzione, al minimo cedimento...No, no! Molto più sicuro restare su questa piccola zattera, anche se imbarca acqua e sta andando alla deriva chissà dove...anche se abbiamo perduto i remi da una vita. Che importa se, così facendo, ci lasciamo trasportare dove vogliono le correnti, ci lasciamo cullare dallo sciabordio delle onde sino a cadere nell'oblio, ci lasciamo vivere!!! E poi questa zavorra è così pesante...e questa nebbia è talmente fitta! Se solo riuscissimo a guardare un pochino oltre la cortina di nebbia, forse, con un po' di sforzo ed aguzzando bene la vista, ci potremmo finalmente accorgere che l'oceano tempestoso in cui ci siamo persi in realtà è il laghetto tranquillo del parco cittadino...basta solo allungare il braccio per afferrare la cima e coprire i pochi metri che ci separano dalla sponda... Forse, sporgendoci un poco, ce la possiamo fare! Serve solo un po' di coraggio per sporgerci ed un po' di forza per trainarci... Ecco!!!!! Siamo fuori dalla nebbia...ci possiamo stendere a riposare sulla riva coperta di erba tenera e profumata di fiori e pensa...c'è persino il sole!!!

P. - Milano      19.04.20

Analisi cruda, dura e purtroppo reale. Il coraggio di abbattere "i paletti", ammesso che lo si voglia fare e che la paura non abbia il sopravvento, forse è possibile per i giovani, per chi non ha problemi economici o familiari. In passato alcune persone che fuorviavano dalle regole, erano finite in manicomio o riempite di psicofarmaci, oggi verrebbero definite strane o addirittura pericolose. Quando ci analizziamo vorremmo buttare tutto all'aria, mostrarci nudi senza condizionamenti ma prevale il timore di quello che scopriamo di noi stessi, non ci piace logicamente in base ai recinti che ci circondano.