Vai ai contenuti

Commenti a "Onora il padre e la madre"

Articoli
    
Commenti a
Elly 72 - Cremona      05.03.21
Ho perso mio padre, che amavo immensamente, in modo improvviso, tanti anni fa... Ho sofferto enormemente, come mia madre... Ma avevo mia madre! Ci siamo tenute su a vicenda e questo ci ha unite molto. Tre anni fa anche mia madre se n'è andata, dopo una lunga ed incurabile malattia... E' stato devastante per me non riuscire a salvarla, ma era una cosa al di sopra delle forze umane. Ero convinta che il tempo avrebbe curato il mio animo vuoto, afflitto, arrabbiato, disperato... ce la mettevo tutta per restare a galla, aggrappandomi all'idea che il tempo cura tutte le ferite! Ma, ad un anno dalla morte di mia madre, rendendomi conto che la solitudine amplificava il mio dolore e che, col tempo, esso, invece di calare, aumentava, ho cominciato ad affondare!! Troppo concentrata su ciò che avevo perduto, ho perso di vista me stessa, cessando di amarmi, lasciandomi andare... Passando davanti ad uno SPECCHIO, ho visto l'immagine che di me rimandava, restando interdetta: questo è diventata la figlia dei tuoi genitori??? All'improvviso ho capito il significato del comandamento "onora il padre e la madre"! Ritrovando la spina dorsale, ho drizzato la schiena e rialzato la testa: con le mie azioni, il mio coraggio, la mia dignità voglio rendere omaggio alla memoria dei miei genitori, costruendo qualcosa di buono con la mia vita! Voglio comportarmi in modo esemplare, aiutare chi ha bisogno, non sprecare nemmeno una occasione di fare del bene... per dimostrare che i miei genitori hanno allevato una brava figlia, onorando mio padre e mia madre.
Maria Assunta - Latina      22.02.15
Mi stavo dilaniando l'anima perché quando sarò morta mio figlio, non perfettamente in forma, avrà bisogno di qualcuno che lo segue, che lo cura, che provvede a lui economicamente: leggendo questo articolo mi si è illuminata la mente. Ci sarà sicuramente qualcuno che si occuperà di lui. Grazie.

Risponde lunadivetro:
E ci sarai pure tu, anche se in un altro modo.
Ellis - Udine      11.06.09
...voglio solo dire che il mio angelo mi ha guidato a leggere questo articolo... è una domanda a cui chiedevo risposta... e mi è stata data. ...Come si fa a non credere ed amare la bellezza dell'UNIVERSO!
Maria Luisa - Pavia      17.09.09
E' una buona idea quella di vedere ad uno ad uno i 10 comandamenti... sicuramente può aprire una discussione interessante fra noi tutti.
Maria Luisa - Pavia      16.09.09
I 10 comandamenti sono quelli che la Chiesa ci ha insegnato???

Risponde lunadivetro:
Per rispondere a questa domanda sono necessari un po' di logica e desiderio di approfondire.
Prendiamo ad esempio il terzo comandamento: "Ricordati di santificare le feste". La Chiesa insegna che applicare questo precetto significa in primo luogo andare a Messa la domenica e le feste comandate. Chi non lo fa non può definirsi cattolico, e sta sempre a un passo dall'inferno. Ma ai tempi di Mosè, quando vennero date le Tavole della Legge, non esisteva la Chiesa né tantomeno il rito della Messa. Dunque? L'unica conclusione possibile è che questo comandamento sia stato adattato ai tempi e alle esigenze di chi l'ha fatto proprio, ossia la stessa Chiesa. Ma siamo sicuri che questo adattamento sia corretto? Forse è il caso di rifletterci un pochino...
Prendiamone un altro: "Non commettere adulterio" o, in traduzioni più recenti, "Non commettere atti impuri". Già da secoli la Chiesa ha stabilito che questo comandamento riguarda la sfera sessuale, sia  al di fuori che dentro il matrimonio. Ma - pur non trascurando  l'importanza della fedeltà in una coppia - il vero adulterio, o tradimento, è quello che si commette contro se stessi: rinnegando ciò che si è davvero, rifiutando il proprio ruolo, accettando di vivere nella mediocrità oppure solo per sé, permettendo che la propria esistenza trascorra nell'inutilità più assoluta. E le vere impurità non sono tanto quelle del corpo, quanto quelle che si annidano nel cuore e nella mente. Così anche questo precetto acquista un significato più vasto e sicuramente più utile.
Nello stesso modo potremmo analizzare e rivalutare tutti i comandamenti, scoprendo forse che sono assai più esigenti - e allo stesso tempo più vicini all'uomo - di quel che siamo abituati a pensare.
Marina - Assago      17.08.09
E se consideriamo il fatto che ce li siamo scelti quelli carnali allora dovremmo immediatamente smettere di accusarli......... Io mi sono scelta una mamma maschile e un padre femminile: mettere insieme i ruoli è stata dura spesso invertiti e confusi ma oggi ritrovati.
Con l'aiuto mio e di tanti bravi angeli come te.
un abbraccio
Perseo      15.08.09
Quanta ILLUMINAZIONE in te cara Maria Antonietta, sei la dimostrazione vivente, se posso permettermi, che le donne esistono con il loro pieno Animo amorevole.
Nostra SIGNORA SANTISSIMA è fiera di persone, che come te, riescono a far notare a noi comuni mortali come le cose semplici del CREATO, abbisognano del nostro rispetto.
Leggere quel che scrivi è una gioia... scriverti è un'emozione.

Risponde lunadivetro:
Se si sconfina un poco dalla dottrina classica è facile arrivare a certe considerazioni, che in fondo sono lampanti. Basta un po' di buon senso e il desiderio di guardare oltre. Dovremmo perdere l'abitudine di prendere tutto alla lettera e di abbracciare ogni affermazione ad occhi chiusi: se impariamo a valutare il peso delle parole, i significati profondi dei grandi insegnamenti divengono a tutti più chiari.
Io non ho fatto altro che riflettere e osservare; ma se le mie riflessioni hanno portato dei pensieri nuovi e utili, ne sono felice.
Torna ai contenuti