Commenti a "Potere di vita e di morte"
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Sara - Gorizia
31.05.16

Cara Mari! Appena oggi leggo il tuo articolo e mi trovo a condividere i tuoi pensieri. Chi siamo noi per decidere se tenere in vita una persona la cui anima sta già viaggiando verso nuovi orizzonti? La superbia dei medici è grande. L'ho visto quando mio marito è stato ricoverato all'ospedale. L'errore che fa la maggior parte dei medici è NON ASCOLTARE i pazienti e chi gli sta intorno. Così facendo, perdono tantissimo. Spero tanto che si smetta di ragionare in termini di soldi e potere per dare più spazio all'anima, alle emozioni, all'amore.
Ci poniamo di fronte con questo ultimo ad un evento tra i più delicati: un'adolescenza annullata dal destino. Non si può avere speranze se la persona soffre in vita per macchinari. In questo caso la famiglia deve consultarsi per una non facile decisone ma non tardare la fine di una vita che non vede. Il padre ha sofferto davvero molto, da soli non si è abbastanza forti.
Roberta - Cremona
02.07.13

Come sempre sei una grande Mary; vi ricordate anche quel medico di Cremona che aveva deciso qualche anno fa di assistere quell'ammalato di s.l.a, nel suo ultimo viaggio perché non ne poteva più, assumendosi tutte le responsabilità del caso? Fortunatamente non tutti l'avevano trattato come un mostro. Ricordiamoci che avendo il papa in Italia certe cose non saranno mai concesse: come sempre a certe cose ci si arriva sempre dopo. Non si fa il bene del sofferente e quando questo verrà capito andremo avanti di un secolo.
Condivido in pieno! Su questo argomento ho pubblicato un libro! Puoi leggerne l'anteprima guardando il mio profilo su facebook.Mi farà veramente piacere conoscere le tue impressioni ed indipendentemente da queste, seguitare ad interagire e dialogare con te.Sinceri complimenti per il tuo lavoro.
Come si può credere che sia la volontà di Dio, arroganti uomini, quando è una macchina che tiene in vita. Prima di queste scoperte mediche, fortunatamente si moriva, se era il nostro momento. E ancora più atroce che portando il mio testamento biologico al mio medico, alla mia domanda se poteva essere veramente rispettata la mia volontà di NON rianimarmi, vista l'opposizione di mia madre, mi ha risposto che avrebbe deciso un giudice o magistrato non ricordo bene, ero come ovattata dall'impotenza di far decidere alla stessa forza che mi ha fatta nascere ...lottando tra la vita e la morte!!!!!
Perseo
22.10.09

...È solo businessTecnologia, medicina, Nobel...Creiamo il male (inquinamento, deforestazione...) e poi studiamo come curarlo...Solo business cara Maria Antonietta, solo business
È molto giusto a mio avviso ciò che hai scritto Maria sull'accanimento terapeutico e l'esempio di Eluana. Se ami veramente con il cuore ti accorgi quando la persona, non solo parente ti assicuro ma anche paziente ricoverato in ospedale, ormai ci vuole lasciare. Io sostengo che ci dovrebbe essere dignità anche nella morte. Quando un corpo non può rispondere alle terapie è semplicemente arrivato alla fine non capisco perché violentarlo. Noi possiamo aiutare a far vivere ma la sensibilità sta nel fatto di capire quando NON C'E' PIU' NULLA CHE POSSIAMO FARE PER LORO.
Tristezza per Eluana, giovane sfortunata, per il suo papà, per quell’altro migliaio di persone che vivono in stato vegetativo, che si sono giocate le funzioni cerebrali di relazione e attendono una morte liberatrice.Tristezza anche maggiore per la nostra Chiesa e per il modo in cui la sua gerarchia ufficiale sta gestendo questo doloroso problema... (continua qui: "Il caso Eluana Englaro e la politica vaticana")
Anche il grande Giovanni Paolo II ha rifiutato l'accanimento terapeutico. Quello è un grande esempio, in quanto ad Eluana il tenerla in un limbo fatto di sondino per farla mangiare, poi il girarla ogni due ore per via del decubito, e obbligare i genitori a non poter piangere una figlia morta, ma piangere per un corpo che non riescono a liberare, questa vita non vita, in un mondo che la vuol tenere legata per forza, se fossimo stati solo qualche decennio indietro Eluana sarebbe volata via con quei (così si pensa) 21 gr. di anima subito quando era il suo tempo, mentre così è rimasta fluttuante e legata al suo corpo senza poter evolversi, questa non è scienza.... è mettersi al posto di Dio, vorrei prendere chi è contro e metterli per qualche ora a guardare senza togliere lo sguardo da Eluana e chi è come lei, se poi all'uscita sarebbero ancora d'accordo, e finalmente donare una tomba ad Eluana...ciao Valeria
Via libera anche dal Senato al conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sul caso di Eluana Englaro...Cari Pdl , Udc , Pdma la volete lasciare morire in pace? Perché continuate a maltrattarla così? La protrazione di questi trattamenti solo per mantenere uno stato di vita artificiale sarebbe in contrasto con il concetto di dignità e di rispetto della persona umana; soprattutto nel caso di Eluana, poiché lei stessa aveva in precedenza espresso la volontà di non essere sottoposta a trattamenti per tenerla in stato di coma artificiale. Il primo diritto inviolabile della persona è quello all’autodeterminazione, che sarebbe violato se non si tenesse in considerazione la volontà del paziente, comunque espressa.Quindi volete finirla d'usare ipocritamente o cicero pro domo sua perché scommetto che se, vi auguro di no, avreste un familiare o un parente nella stessa condizione o situazione peggiore di quella di Eluana, farete l'esatto contrario di quel che ora dite non dando retta al vostro procacciatore/serbatoio di voti che è il Vaticano. D'accordo ascoltare il Vaticano, perché un politico deve ascoltare tutto e tutti, ma (salvo pochi cani sciolti come il senatore Pd Ignazio Marino, ex presidente della commissione sanità del senato) «Chi e' andato a trovare Eluana o un'altra persona (Elena Moroni, Giovanni Nuvoli Piergiorgio Welby, Terri Schiavo) in stato vegetativo permanente? Se qualcuno l'ha fatto avrà visto che le cure non si limitano a fornire l'acqua e il pane, come è stato detto». Marino ha sottolineato che «'la nutrizione e l'idratazione artificiale avvengono attraverso un sondino che introduce nel corpo elettroliti, microelementi, proteine, farmaci antiepilettici e altri. Inoltre, un corpo in quelle condizioni deve essere mantenuto libero da infezioni, dal rischio di embolie polmonari, da decubiti, da alterazioni metaboliche che possono causare la morte. Chi di noi vorrebbe essere sottoposto a tutto questo per anni senza avere alcuna percezione del mondo e senza una ragionevole speranza di recuperare l'integrità intellettiva?».Vi chiedo per una volta di mettere da parte la vostra sudditanza al Vaticano e fare una legge come richiesto da alcuni deputati, ed eventualmente di metterla al referendum come si fece per divorzio e aborto. E non fate come avete fatto per quello sulla procreazione assistita copiando quello che disse il papa: se siete contrari fate una campagna per il No, perché l'astensione è poco etica (meglio una scheda bianca).
Marisa
03.08.08

Sono concorde con te su tutto ciò che scrivi su questo argomento, ho avuto modo di lavorare in una residenza sanitaria assistenziale, posso dirti che anche a noi operatori del settore, non fa piacere vedere questo accanimento terapeutico. È vero, la chiesa secondo me, dovrebbe lasciar decidere la classe medica in pieno accordo con la famiglia. A me personalmente è successo con mio padre, i medici hanno avuto pietà di lui e di me, mi è stato detto che se continuavano a somministrargli i farmaci di cui necessitava per sopravvivere, si sarebbero resi colpevoli di accanimento terapeutico e per non andare a ricadere nel penale, perché un modo c'è per aiutare queste povere anime a ritornare nella casa del Padre, gli è stata interrotta la terapia medica, gli è stata lasciata solo l'alimentazione nsg, che permettesse solo il trattamento sostanziale per la sopravvivenza, perché, mi fu spiegato che se viene proseguita la somministrazione alimentare non è eutanasia.... mio padre dopo 12 ore è morto.Quello che volevo dire è che se i medici volessero essere misericordiosi potrebbero esserlo, sì la chiesa ha le sue colpe, però vorrei far riflettere su quanto costa un anziano in una casa di riposo, è tutto un giro di soldi, lo stato guadagna su queste persone, con una mano gli danno la pensione e con quell'altra gliela levano, però non basta e allora in aggiunta ci deve essere anche mezzo stipendio di un familiare...
Rosdrudidurella - Roma
29.07.08

Credo che la vita e la sacralità della stessa sia nel rispettarla e per rispettarla intendo, al contrario della chiesa, le volontà di chi ne fa richiesta perché non ne può più di soffrire come un cane. Credo che la vita come la malattia e il dolore siano di chi le soffre sulla propria pelle e che nessuno, dico nessuno può arrogarsi il diritto d'imporre al malato di continuare a soffrire inutilmente quando si sa che non c'è più nulla da fare e che mai guarirà. Significa allungargli agonia, dolore e sofferenza e per chi, per cosa?Senza contare il calvario dei familiari. L'etica è una grande ipocrisia come la misericordia che se esistesse e fosse tale acconsentirebbe senza dare addosso con sensi di colpa per chi è religioso, quella sì che sarebbe vera misericordia. Chiunque ha avuto un parente malato terminale sa di cosa parlo, per me è stato mio padre e l'accanimento terapeutico che di terapia non ha nulla è solo una grande e crudele tortura, inumana e mostruosa da parte di chi non ha nessuna pietà.Rossella
«L'essere cristiani non è lanciare anatemi, farsi portatori di massimalismi, scegliere per forza di stare dalla parte del bianco oppure del nero. Nel caso di Eluana ci troviamo davanti a un dramma di una delicatezza assoluta. Il Vangelo non è un'arma da taglio»(Don Gino Rigoldi, Corriere della Sera, 15 luglio)
Strano paese il nostro dove è d'obbligo il consenso informato ma dove, una volta intrapresi in situazioni d'emergenza i trattamenti medici che richiederebbero consenso, non si può esprimere la propria volontà di non proseguirli. Una signora può rifiutare di farsi amputare una gamba pur sapendo che morirà e giustamente invoca l'art. 32 della nostra Costituzione mentre una persona non può rinunciare ad un trattamento già iniziato senza il consenso suo o di chi può darlo.Troppe influenze dell'autorità religiosa e di tanti bigotti hanno bloccato il naturale percorso di quel corpo troppo manipolato e stravolto da mani estranee. E ricordiamo che, solo in Lombardia, ci sono altri CINQUECENTO casi Englaro...