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Tutto è uno ma noi siamo individui

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TUTTO È UNO MA NOI SIAMO INDIVIDUI
  Negli ultimi tempi è diventato quasi di moda dire, ad ogni piè sospinto, che "tutto è uno". Questa espressione, però, stride fortemente con la nostra esperienza. Tutto ci mostra esattamente il contrario: è percezione comune che il nostro essere sia ben distinto dal resto. E questo continuo porre l'accento sull'unità viene avvertito, talvolta, come una sorta di biasimo del nostro innegabile sentimento di individualità.
  In effetti abbandonare la coscienza di sé in quanto individui sarebbe una pretesa senza capo né coda: è proprio l'individualità a dare un senso all'esistenza. Eppure, paradossalmente, solo intuendo il fondamento dell'unità si può comprendere come la distinzione di ciascun individuo sia un elemento prezioso, anzi indispensabile all'esperienza che facciamo su questa terra.
 Perché "tutto è uno"? Soltanto perché i campi energetici di ogni cosa sono strettamente interconnessi, come anche la scienza più avanzata sta confermando? È vero, ma qual è il motivo di questo stato di cose?
  La risposta è semplice: tutto è uno perché una è la Sostanza di cui siamo fatti, una è la Sorgente. Quella Sorgente che, prima del tempo e dello spazio, prima di quando la nostra immaginazione possa spingersi, decise di suddividersi in miriadi di individualità distinte per sperimentarsi e sperimentare. E ciascuna individualità è preziosa perché rappresenta una prospettiva diversa, un modo particolare attraverso cui la Sostanza iniziale si guarda attorno, facendo esperienza dell'Universo-Uno.
  Ecco perché possiamo davvero parlare di unità. Ma se non si comprende l'origine della molteplicità, l'espressione "tutto è uno" perde ogni significato e si riveste di banalità.
  Perciò smettiamola di demonizzare l'ego e la percezione di sé che caratterizza ciascuno: senza quest'ultima l'intera Creazione non avrebbe alcun senso.
  Ricordiamoci piuttosto che la comprensione del concetto di unità rende l'esperienza della vita molto più profonda e appagante, perché tutto può essere visto sotto una luce diversa. Soprattutto diviene naturale provare un sentimento di amicizia e di totale rispetto verso ogni altra forma di esistenza: anche di quelle creature in apparenza inanimate, quelle che definiamo “inerti”, che finalmente possono essere considerate nella loro vera essenza.
Maria Antonietta Pirrigheddu
20.06.15

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