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Fuoco d'angelo

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FUOCO D'ANGELO
  Guardiamo un bimbo che dorme e diciamo: «Sembra un angioletto!»
  Dunque come dovrebbe essere un angelo? Roseo, paffuto, addormentato. Ecco perché i nostri libri e i nostri siti web pullulano di puttini alati e insignificanti.
  Ma chi l'ha detto?!? Da dove abbiamo preso questa stupida visione del mondo angelico?
  Tutto può essere un angelo, tranne che qualcosa di tenero, placido, addormentato. L'angelo è fuoco vitale, è movimento gioioso, è forza dirompente, è potenza di trasformazione, è novità folgorante. È tutto ciò che l'essere umano dovrebbe toccare durante la sua vita.
  Ci hanno sempre detto che siamo nati per soffrire, e che solo attraverso la sofferenza potremo "redimerci".
  Mai ci fu impartito insegnamento più dannoso, paralizzante, contrario alla crescita e all'evoluzione. Se fossimo in grado di scorgere "cosa" è l'angelo - che pure ci viene additato come fratello maggiore - vedremmo quel che davvero dovrebbe essere l'uomo, almeno in minima parte: certo non sofferenza.
  È normale che gli angeli siano delle grandi Potenze: perché altro non sono che l'Occhio vigile di Dio che ovunque vede, tutto tocca, dovunque opera.
  Se fossimo in grado di scorgere un angelo vedremmo un raggio di quell'Occhio. Ma già nel sapere che c'è, nel percepirne appena la presenza, è possibile capire che il cammino dell'uomo è diverso da quello che la maggior parte di noi sta percorrendo.
Maria Antonietta Pirrigheddu
30.03.08

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