Le intuizioni. Oltre il controllo della mente
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LE INTUIZIONI: OLTRE IL CONTROLLO DELLA MENTE
Da dove vengono le intuizioni?
Un lampo improvviso, un messaggio che scavalca il labirinto del solito modo di pensare, lasciandoci stupiti. In un attimo la mente coglie qualcosa che non ha partorito… e ne resta interdetta. L’intuizione. Quella che Einstein definiva “un regalo sacro”.
Ma da dove vengono le intuizioni?
Non dalla nostra parte razionale, che lavora sul tempo, sul ricordo, sul ragionamento. Non dal cuore, il cui frutto sono sentimenti ed emozioni. Le intuizioni arrivano da una parte più alta del nostro essere: sono manifestazioni dell’anima.
Ecco perché spesso vengono respinte sul nascere, sminuite oppure cancellate subito dalla memoria: perché sfuggono all’assillante controllo che il nostro intelletto pretende di esercitare su tutto.
Generalmente siamo convinti che il compito principale della mente sia quello di sorvegliare e governare qualsiasi cosa accada, dentro o fuori di noi. Ma non è quella la sua funzione. La mente è incaricata di appurare, di elaborare, di valutare. Deve però imparare a collaborare con le altre componenti dell’essere umano. Non può essere lasciata al comando. Non può avere la pretesa di filtrare tutto e stabilire, da sola, che cosa può entrare nella nostra vita e che cosa dev’essere lasciato fuori.
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Un ponte tra la realtà materiale e quella spirituale
Respingere un’intuizione significa impedirsi di dare concretezza ai suggerimenti dell’anima. Quando invece vengono accolte, prendono vita progetti e idee folgoranti. Accettarle ci dà l’opportunità di proporre al mondo qualcosa di innovativo. Certo, dovrà rientrare in gioco anche la parte razionale, che si assumerà il compito di decifrarle e rielaborarle, ma solo in un secondo momento.
Accade che le intuizioni ci evitino in modo fulmineo di farci del male o di cadere in qualche trappola. Oppure ci offrono la soluzione improvvisa ad un problema che sembrava insolubile. Talvolta ci permettono di cogliere in modo sorprendente l’essenza delle cose: in un attimo afferriamo un significato importante, o riusciamo a renderci conto che la vita ha fondamento e provenienza da un “luogo” che sta oltre e prima della materia.
Accogliere un’intuizione ci aiuta a spaziare in direzioni inconsuete. La voglia di conoscere, di essere, di applicare quanto si apprende diventa una sorta di ponte, un passaggio sospeso tra la realtà materiale e quella spirituale. Ciò che proviene dall’altra parte, dall’oltre-confine, è sempre sorprendente, originale, creativo. Avremo il coraggio di aprire la porta all’ospite sconosciuto?
Maria Antonietta Pirrigheddu
24.04.12
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